Nella quotidianità della mamma a casa in maternità ci sono delle cose che ritornano…
e per quanto uno pensi ‘ooo finita’ poco dopo tac! ancora lì….ci risiamo…
Le cose per cui io penso ‘ma ancora’ sono nell’ordine:
- i panni ovvero il cestone della biancheria sporca (che a quanto pare ricrea da solo i panni che stazionano nel suo fondo), la lavatrice (sempre in funzione con buona pace della tariffa bioraria), la stesura dei panni (mica buttati lì, ci sono approcci diversi nel modo di stendere, tecniche, modelli, oserei dire anche scuole di pensiero. E guai se -per poca disponibilità di tempo li stendi ‘male’…io ci penso delle mezz’ore e appena posso torno su a stenderli nel ‘modo giusto’), la piegatura e la stiratura (e sullo stirare volutamente non dico nulla…solo per quello ci vorrebbe un libro)
-il cibo ovvero la spesa (sono andata IERI a fare la spesa, ci credete che ho già sei cose segnate nella lista che tengo ho sul ripiano…COME è possibile??!!!), la preparazione pasti (nello specifico…siamo alle prese con lo svezzamento di Iena2…ho APPENA fatto bollire e passare quintali di verdura e frutta….e non ho già più nulla di pronto)
-sottocapitolo de ‘il cibo’: la lavastoviglie (per intenderci: ‘cara cosa hai fatto oggi?’ la risposta realistica sarebbe ‘ho spostato tazze’ dal ripiano al tavolo al lavandino alla lavastoviglie al ripiano al tavolo…e così via all’infinito). Il corollario della lavastoviglie è ovviamente la tariffa bioraria definitivamente defunta
-la cacca. E qui davvero non commento…
Stamattina un mio caro amico che sta a Parigi mi ha detto ‘vienimi a trovare quando vuoi cambiare aria’..
ho pianto per mezz’ora
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